Dopo il rischio di sciopero il giorno del grande debutto di "Tristan und Isolde", opera di Richard Wagner poi andata regolarmente in scena, è saltata la replica in programma oggi, 16 dicembre. La fermata è stata indetta dal sindacato autonomo Fials, che rappresenta 60 professori dell'Orchestra scaligera. Il rappresentante, Sandro Malatesta, ha dichiarato all'Ansa che nonostante il 7 dicembre fosse stato deciso di non mettere a repentaglio la serata inaugurale della stagione lirica, le riserve sulla proposta della direzione del teatro erano rimaste.
Sono tre i punti sui quali il Fials manifesta il proprio disaccordo: la non congruità della cifra offerta dalla direzione per la vacanza contrattuale, l'iniquità del meccanismo di distribuzione di tale cifra e il mancato meccanismo di trascinamento sullo stipendio base.
La direzione scaligera ha definito in una nota "incomprensibile" lo sciopero, rilevando come l'annunciata astensione avrà "come unica conseguenza, un danno nei confronti del pubblico, del Teatro e di conseguenza di tutte le figure professionali che lavorano nel Teatro alla Scala". Il comunicato prosegue ripercorrendo i passaggi che hanno caratterizzato le ultime settimane di trattative, le quali hanno coinvolto direttamente anche il Ministero delle Attività e dei Beni culturali, concludendo che la proposta economica integrativa "è stata accettata e votata a stragrande maggioranza dai Lavoratori del Teatro", mentre l'inizio della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo 2008-2011 è già stata fissata per il 21 dicembre.
In base a ciò, la direzione scaligera conclude: "Tale sciopero, votato da circa 60 aderenti a una sola sigla sindacale, è incomprensibile. I modi, i tempi e le motivazioni non tengono in alcun conto lo stato delle trattative e la positiva evoluzione del quadro normativo del settore". A scanso di ulteriori sviluppi, comunque, la terza replica di "Tristan un Isolde" non andrà in scena.
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